GRANDI NUMERI
Quando pensiamo alla “cucina dei grandi numeri”, la mente corre subito a ristoranti e pizzerie con centinaia di coperti, ai banchetti, i ricevimenti e gli eventi che richiedono di servire un numero di persone ben oltre la media. E quante volte ci siamo detti che, proprio in queste occasioni, la qualità tende a scendere? Quante volte abbiamo evitato di uscire il sabato sera perché temevamo confusione, attese infinite e piatti meno curati, frutto di un servizio veloce e di turni serrati? Ma questa idea, radicata da nord a sud, è ancora attuale o è un paradigma ormai superato?
Oggi è davvero possibile fare grandi numeri in pizzeria senza sacrificare la qualità, o resta ancora un miraggio? Forse è proprio qui che le nuove tecnologie, i nuovi strumenti e le attrezzature messi a disposizione dalle aziende specializzate diventano davvero salvifici per i pizzaioli. L’idea di applicare la digitalizzazione e le soluzioni hi-tech al mondo della pizza non convince ancora tutti: la tradizione è una pratica consolidata.
Certo, l’impasto non si fa più a mano – o almeno non lo fanno tutti, se non si dispone di una squadra di impastatori – ma si avverte ancora una certa reticenza nell’adottare tecnologie che potrebbero alleggerire un lavoro lungo, faticoso e complesso, e che spesso impedisce di affrontare i grandi numeri con serenità.