Michele Croccia e la ‘Mbosta
Un viaggio affascinante nella tradizione alimentare del Cilento
Sempre più pizzaioli professionisti stanno affiancando alle pizze e ad una selezione di primi e secondi piatti un terzo tipo di prodotti, all’apparenza semplici da preparare ma che richiedono competenza e tecnica: i panini, declinati secondo la tradizione italiana o come hamburger. Piatto che permette un consumo ed un servizio più agevole, il panino rende possibile ampliare l’offerta, la possibilità di vendita e permette al pizzaiolo di esprimersi sia nella preparazione artigianale del pane sia nell’elaborazione di farciture, spesso espressione del territorio e della propria competenza e sensibilità culinaria. La grande tradizione italiana del pane artigianale trova dunque un ulteriore possibilità di espressione, incrociando la preparazione e la professionalità dei pizzaioli. Per approfondire l'argomento abbiamo incontrato Michele Croccia e Salvatore Polo.
Ancora giovanissimo Michele inizia la sua carriera di apprendista pizzaiolo durante le stagioni estive sulle coste campane, ma già nel 1997 diventa titolare della propria pizzeria “La Pietra Azzurra” a Caselle in Pittari, provincia di Salerno, piccolo paese del Cilento, ricco di storia e tradizioni enogastronomiche. Da quel momento Croccia si mette costantemente in gioco, studiando lungo tutta l’Italia e portando l’arte della Pizza Italiana in tutto il mondo. La sua filosofia è quella di coniugare la passione
per la pizza all’amore per la terra ed il suo territorio. Appassionato di natura, Michele coltiva un orto stagionale, utilizzando i prodotti del suo raccolto per la farcitura delle pizze e dei piatti del ristorante. Ecco perché viene chiamato il Pizzaiolo Contadino, perché oltre a dedicarsi ogni giorno alla realizzazione degli impasti per il suo locale, a studiare od insegnare, si dedica alla cura dei suoi terreni per assicurare un prodotto eccellente.