UnionBirrai - Intervista a Simone Monetti

UnionBirrai è l’associazione che dal 2000, promuove la cultura della birra artigianale in Italia, presente in tutto il territorio italiano, Unionbirrai offre una fotogra a del settore brassicolo artigianale, in cui emerge una grande vivacità e una diffusione capillare in tutto il territorio di attività ne abbiamo discusso con Simone Monetti, direttore di UnionBirrai e vi riportiamo il suo contributo.
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Gentile sig. Monetti, lei è direttore di UnionBirrai, associazione culturale che raccoglie i produttori di birra artigianale. Quali sono i vostri obiettivi? E come vi ponete nei confronti del mondo della ristorazione e della pizza?

Unionbirrai è una associazione che promuove la cultura della birra artigianale in Italia.
Nata nel 2000, si è evoluta negli anni, con il mutare delle esigenze, per diventare oggi una associazione in cui cercano un dialogo i produttori, i degustatori, gli esercenti ed i consumatori finali. Dialoghiamo con esercenti della ristorazione e della pizza, al fine di creare un filo diretto tra il mondo della birra e quello della ristorazione.
Tutte le info e le modalità di iscrizione su www.unionbirrai.it

Negli ultimi abbiamo assistito ad una nascita esponenziale di birrifici artigianali, microbirrifici, realtà che spesso nascono come un hobby ma che poi diventano una professione. Qual è lo stato attuale di queste realtà? C’è un censimento sui birrifici artigianali in Italia?

Nel 1996 i birrifici artigianali si contavano su una mano, ad oggi - tra birrifici e marchi registrati di beer firm - siamo ad oltre 1200. Il trend di crescita dimostra che questo settore è tra i più in crescita in ambito di nuove aperture, ma purtroppo non va di pari passo il trend dei consumi, che resta in Italia tra i più bassi d’Europa. La realtà brassicola italiana è comunque tra le più attive del mondo.
L’Osservatorio ALTIS – UNIONBIRRAI, che prevede ogni due anni un rapporto sui risultati della ricerca, rilevava nel 2015 risultati molto positivi: il settore è in espansione e l’attività di microbirrifici, brew pub e beer firm presenta una crescita costante e uno sviluppo positivo delle realtà produttive, che da semplici start-up diventano aziende strutturate pronte e assumere a tempo indeterminato i propri collaboratori. In futuro, inoltre, si prevede un carico di investimenti fino a 100 milioni di euro.

Il mondo della ristorazione e della pizza sono sempre più attenti ad offrire un’ampia selezione di birre. Cosa consiglierebbe ad un pizzaiolo o ad un ristoratore che vorrebbe ampliare la propria offerta di birre alla carta?

Di informarsi molto, provare direttamente i prodotti, di supportare i birrifici locali dando ampio spazio nelle carte, e di riservare uno spazio anche alle produzioni di altre regioni, magari con uno sguardo particolare verso le produzioni che raccontano i territori.
E in caso di dubbi di rivolgersi a degli esperti per avere i giusti suggerimenti.

Abbiamo riscontrato attraverso la nostra rivista che in Italia sempre più pizzerie d’asporto per esempio, hanno una vetrina dedicata alle birre del territorio. Una tendenza finalizzata forse a promuovere le realtà locali a km zero. Cosa ne pensa?

Negli USA c’è un’iniziativa dedicata proprio al supporto dei birrifici locali, Support your local brewery, perché non farlo anche in Italia?
Il nostro auspicio è proprio questo: che il consumo e la vendita di birra artigianale possa diventare normale in tutte le attività commerciali, promuovendo prima di tutto i tanti birrifici che sono presenti in tutte le regioni italiane. 

Unionbirrai organizza numerosi corsi, dalle degustazioni ma anche corsi per aprire un proprio birrificio e beershop. Quali sono gli step per diventare un beer tester?

Il percorso di formazione per diventare Unionbirrai Beer Taster prevede un I livello di 11 lezioni “Conoscere e degustare le birre” che consente l’apprendimento delle tecniche di degustazione, la conoscenza della geografia della birra, quindi della storia delle nazioni e dei loro stili di birra di riferimento, produzione, legislazione, abbinamento e servizio.
Si prosegue con un II livello di 8 lezioni “Tecniche di degustazione”, in cui viene approfondita la degustazione tecnica, la formazione del panel, il riconoscimento di pregi e difetti della birra, le differenze tra le modalità di produzione e l’infuenza di queste e delle materie prime nell’analisi organolettica.
Alla fine del II livello c’è un esame da sostenere. Superato l’esame si può accedere all’esame di abilitazione per Unionbirrai Beer Taster, che consente di entrare nel team di degustatori di Unionbirrai, diventare docente, membro dei panel e membro di giurie.
Abbiamo anche master di approfondimento dedicati alla comunicazione, al servizio e all’abbinamento.
Per coloro che vogliono solo avvicinarsi al mondo delle birre, abbiamo attivi anche corsi brevi di 4/5 lezioni. Per avere tutte le informazioni sui corsi di degustazione è possibile scrivere a corsidegustazione@unionbirrai.com.
I corsi si svolgono principalmente una volta a settimana, presso strutture che ci ospitano: pub, ma anche pizzerie e ristoranti. Possono essere rivolti ad un pubblico generico di appassionati o strutturati per esigenze specifiche, come la formazione del personale interno di servizio di una struttura ristorativa.
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di Alfonso Del Forno

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