Le diete e l'IMC (indice di massa corporea)

Il parametro universalmente riconosciuto come valido è l’Indice di Massa Corporea. E’ un dato biometrico espresso come rapporto tra il peso e l’altezza di un individuo che va calcolato dividendo il proprio peso espresso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza espressa in metri.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’IMC è raggruppabile in 4 categorie: sottopeso con IMC al di sotto di 19; medio con IMC compreso tra 19 e 24; sovrappeso con IMC compreso tra 25 e 30; obesità con IMC al di sopra di 30.
Accanto al IMC è necessario, però, misurare anche il girovita perché esprime l’adiposità viscero-addominale che è quella che innesca le malattie cronico-degenerative: da quelle cardiovascolari ad alcuni tipi di tumori. 
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Attenzione, però, a non farsi tentare dalla voglia di strafare: alcuni, infatti, pur avendo già un peso giusto si mettono ugualmente a dieta sperando di dimagrire oltre il necessario e sfoggiare un fisico "in forma". Ma è un tentativo sbagliato, inutile e persino controproducente perché potrebbe addirittura farvi ingrassare.
Le diete dimagranti, specie se ripetutamente interrotte e riprese, predispongono le persone normopeso a recuperare più grasso di quello perso.
In uno studio su atleti che praticano sport che comporta spesso oscillazioni di peso, come il pugilato, con il tempo ingrassano più di chi si dedica a discipline che non prevedono oscillazioni ponderali.
 
Ma perché le diete dimagranti potrebbero rivelarsi controproducenti nelle persone normopeso? Ciò è dovuto proprio alla condizione di partenza, che non richiederebbe una riduzione del peso attraverso una restrizione calorica che intacca anche la massa magra per ricavare l’energia di cui l’organismo ha, comunque, bisogno. Dopo il calo ponderale nel normopeso, l’organismo sano, sulla base della sua “memoria” della composizione corporea, cercherà di ripristinare sia la massa magra, sia la massa grassa. Ma poiché la massa grassa si recupera più facilmente di quella magra, una volta che la persona sarà tornata al peso di partenza si ritroverà con una quota di tessuto adiposo aumentato.

Ormai le diete “fai da te” si trovano ovunque, su internet, su riviste, vari mass media, fatte di tinte esotiche e sapori internazionali, che promettono perdite di peso importanti in poco tempo, ottenendo un fisico statuario, senza sforzi e privazioni alimentari.
Pochissime, però, quelle che parlano di “dieta sana ed equilibrata” ed ancor meno di “educazione alimentare”.
I frequentatori di queste trappole dietetiche è numerosissimo; ogni giorno sono migliaia le nuove iscrizioni a siti e forum legati a diete di vario tipo. Atteggiamento, questo, che li mette nelle condizioni di diventare facile prede di trappole con finalità di lucro, oltre all’aspetto psicologico negativo; il fallimento di un lavoro sul peso, infatti, porta con sé una posizione di rassegnazione passiva, accompagnata nelle situazioni più gravi a sensazioni di solitudine ed isolamento sociale, che spesso aggravano il problema peso e mantengono lontano il paziente da trattamenti adeguati.
 
Bisogna diffidare di soluzioni mirabolanti che si trovano su internet, di persone che non hanno nessuna qualifica professionale adeguata per proporre un regime e fare attenzione a che la dieta comprenda tutti i nutrienti.
Ma soprattutto bisogna accertarsi che le diete non mirino a rapidi risultati ed eclatanti, ma a risultati duraturi e ad educare alla buona e sana alimentazione.
Bisogna distinguere tra chi ha un peso nella norma o solo di poco superiore ed ha quindi bisogno di una dieta che gli faccia perdere peso e lo aiuti a prevenire le malattie e chi, invece, è fortemente in sovrappeso se non addirittura obeso ed ha quindi bisogno di una vera e propria terapia dietetica. Soprattutto in quest’ultimo caso, la consulenza medica è necessaria e non si può assolutamente affidare a Internet o mass media in genere.
Molti medici si improvvisano dietologi. Non è morale prescrivere delle diete o consigliare dei regimi alimentari senza averne la competenza, senza aver sostenuto un percorso di studi appropriato.

Spesso, chi segue diete squilibrate o errate impostazioni dietologiche subisce dei danni sia fisici che psicologici. Sono regimi solitamente nocivi a distanza di tempo, tanto che il soggetto difficilmente riesce a fare il collegamento tra la dieta squilibrata precedentemente seguita e la successiva patologia; in particolare alle anemie, all’osteoporosi, alla calcolosi della colecisti e renale, alle gastroduodeniti, alle malattie della tiroide e delle altre ghiandole a secrezione endocrina o esocrina.
Possono essere visibili, purtroppo, i vantaggi immediati e cioè, nella maggioranza dei casi , il dimagrimento; tuttavia il risultato è solo temporaneo, il peso viene ripreso rapidamente ed anche con gli interessi, si riacquistano, cioè, i chili persi ai quali si aggiungono altri.
Spesso, soprattutto nelle diete fai da te o basate su ricerche on-line, sono previsti degli integratori che aiutino a perdere peso. Anche in questo caso, l’attenzione deve essere massima soprattutto se ci si trova di fronte a prodotti che promettono miracoli in pochi giorni e vengono reclamizzati come naturali. In realtà, molti potrebbero essere contaminati e contenere sostanze non dichiarate, come principi attivi di farmaci contro la depressione o l’ipertensione, sostanze rimosse dal mercato, o composti non adeguatamente studiati sull’uomo e quindi potenzialmente pericolosi.
Prodotti per perdere peso contaminati con farmaci per cui è necessaria la prescrizione, come la sibutramina, rimossa dal mercato nel 2010 per aver causato problemi cardiaci e ictus, o la uoxetina, il principio attivo del Prozac, o il triamterene, un potente diuretico che può avere effetti collaterali. 
Prodotti che contengono miscugli pericolosi di ingredienti nascosti, principi attivi usati nei farmaci contro l’epilessia, l’ipertensione e gli antidepressivi. Bisogna stare attenti anche se si scelgono supplementi dietetici “naturali”, come il polline di api o la Garcinia cambogia (un frutto tropicale dolce), perché anche in questo caso potrebbero esserci composti nascosti usati nei farmaci che necessitano la prescrizione medica.
Sono prodotti che promettono di far perdere molto peso in una settimana, usano le parole “garantito” o “scoperta scientifica”, sono venduti in lingua straniera, o tramite e-mail di massa, contengono erbe alternative a quelle approvate o hanno effetti simili ai farmaci con prescrizione.
Il consiglio è di rivolgersi al proprio medico se si vuole usare un supplemento dietetico, e ricordarsi che il solo modo naturale di perdere peso è quello di bruciare le calorie che si assumono, mangiando sano e facendo attività fisica.
 
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di Marisa Cammarano

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