Le leggende della pizza

Verso il Campionato Mondiale della Pizza 2018

In previsione dell’edizione 2018 del Campionato Mondiale della Pizza, la redazione di Pizza e Pasta Italiana dedica un approfondimento ad alcuni dei pizzaioli che hanno dato e continuano tutt’ora a dare a questo evento un apporto fondamentale. Testimoni non solo di una manifestazione che nel mese di aprile di quest’anno spegnerà  27 candeline, i tre pizzaioli che la redazione di Pizza e Pasta Italiana ha interpellato, hanno assisistito all’evoluzione professionale di un’intera categoria. Sandro Batzella, Maurizio Gaccione e Leone Coppola sono tre professionisti,  esempi di abnegazione per il proprio lavoro, tre uomini che non hanno perso la voglia di mettersi in discussione con lo stesso spirito di quando,  poco più che ventenni, si cimentavano nelle prime competizioni di pizza.

Sandro Batzella

Classe 1963, originario di Villacidro (SU), Sandro Batzella si sposta dalla Sardegna alla Toscana all’età di 14 anni e comincia a lavorare a Viareggio come aiuto pizzaiolo. Da qui Batzella muove i primi passi nella ristorazione e nel 1982 a Marina di Carrara partecipa alla sua prima competizione di pizza, dove si aggiudica il gradino più alto del podio. Da questo momento l’impegno nelle gare di Sandro Batzella diventa una costante, con numerosi riconoscimenti ottenuti in tante competizioni tra cui le primissime edizioni del Campionato Mondiale della Pizza. Dal 1997 Sandro Batzella è giudice ai forni al Campionato Mondiale della Pizza e dal 2005 collabora come Istruttore presso la Scuola Italiana Pizzaioli, conseguendo nel 2014 l’attestato d'Istruttore con Percorso Formativo Certficato. Attualmente è socio del Ristorante Pizzeria Manè a Viareggio e con l’aiuto della moglie Paola, Sandro Batzella propone pizze in pala, ottimi piatti a base di pesce, e la tipica cecina toscana. Da qualche tempo Sandro Batzella ha inagurato  il nuovo “Buffalo by Manè” ristorante dove la carne alla griglia è il pezzo forte.
A distanza di quasi 40 anni dal suo arrivo nella cittadina toscana, Sandro Batzella ha mantenuto lo stesso entusiasmo per questa professione e per le competizioni di pizza “Ho cominciato a gareggiare all’età di 20 anni” dice Sandro “ E penso che il Campionato Mondiale della Pizza sia prima di tutto un’occasione per conoscersi e crescere professionalmente”.
“Tante cose sono cambiate da quanto ho cominciato a partecipare, ora c’è molta più cultura e informazione, tanti anni fa non conoscevamo nulla delle farine o delle tecniche per lavorare gli impasti. Grazie a questa manifestazione tanti professionisti sono cresciuti, migliorando la propria offerta in pizzeria e non solo.  Certo, c’è ancora molto da fare, ma più passano gli anni, più vedo competenza e professionalità da gli operatori del settore”.
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Maurizio Gaccione

Maurizio Gaccione di Pergine Valsugana (TN) è il proprietario della pizzeria “Giropizza Vip” di Valcanover ed uno dei pizzaioli che può vantare una presenza quasi costante al Campionato Mondiale della Pizza, Gaccione infatti ha partecipato a ben 23 edizioni di questa manifestazione, portando nella propria pizzeria numerosi premi che gli sono valsi oltre agli apprezzamenti della propria clientela, la visibilità sui più importanti media nazionali. Nel 2014 “L’ultima cena” una composizione frutto di 150 ore di lavoro, su una base di e ricoperta di prodotti rigorosamente alimentari dallo stesso Maurizio insieme a Natalia (sua dipendente) autrice dei personaggi, gli è valso il titolo per la categoria “presentazione della pizza” e la benedizione da parte di Papa Francesco, a San Pietro. La più grande soddisfazione per questo pizzaiolo di origine calabrese, che nelle precedenti edizioni del Campionato Mondiale della Pizza è stato una presenza costante nei podi delle categorie “ Pizza classica” “Pizza a Due”, “Velocità”, “Larghezza”, “Senza Glutine” e “Pizza in Pala”. La bravura di questo pizzaiolo è frutto anche di una lunga esperienza professionale “Ho lavorato come pizzaiolo” afferma Gaccione “ Prima in Germania e poi in Italia a Roma, e negli Stati Uniti, a New York”.
“Dal 2015 faccio il giudice ai forni al Campionato Mondiale della Pizza,  nel corso degli anni ho visto che lo spirito di questa manifestazione è rimasto sempre lo stesso, anche se i concorrenti sono molti di più rispetto a qualche anno fa! Quello che apprezzo di più di questa manifestazione è l’opportunità che viene offerta a tutti i pizzaioli per scambiarsi idee e crescere professionalmente”.
“Il Campionato Mondiale ha cambiato non poco la mia vita, certo sono aumentati i clienti del mio locale, ma la visibilità che mi ha dato questa manifestazione è stata la molla che mi ha spinto a fare sempre qualcosa in più, a cimentarmi in nuove gare e a rimettermi in gioco!”.
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Leone Coppola

Leone Coppola di Gavirate, in provincia di Varese, è la terza leggenda della pizza. Nato in Svizzera da genitori pugliesi, cresciuto nel paese natio della propria famiglia e trasferitosi da giovane a Torino, Leone Coppola è tra i pizzaioli che hanno ottenuto il maggior numero di successi durante tutte le edizioni del Campionato Mondiale della Pizza. Nel 2004 Leone si aggiudica il primo posto nella gara di pizzaiolo più veloce, nel 2005 occupa il gradino più alto della gara di Pizza in Teglia, nel 2013 ottiene il primo posto nell’ambita gara di Pizza classica, nel 2016 vince assieme a Matteo Pisciotta il primo premio per la gara di Pizza a Due.  Un palmares impressionante di primi posti a cui si aggiungono tanti altri podi in svariate gare di cottura e abilità. Lo spirito con cui Leone Coppola affronta le tre giornate della competizione mondiale di pizza è sempre lo stesso “Non ricordo da quanti anni partecipo a questa manifestazione” Dice Leone Coppola “Ma l’emozione è sempre la stessa! L’adrenalina della gara, l’emozione della vittoria, la gioia di aver vinto o la delusione di non aver raggiunto il risultato sperato, ogni edizione del Campionato Mondiale è come se fosse la prima per me”.
Leone Coppola oltre ad essere un veterano di questa manifestazione è un imprenditore “Ho aperta la  Caretera   - il mio primo locale a Varese – nel 1987, e da qui è cominciata la mia avventura nel mondo della pizza, gli affari andavano sempre meglio e quindi io e il mio staff  ci siamo spostati in una location più grande. Ora gestisco il ristorante - pizzeria Vecchia Ottocento con circa 500 posti a sedere. L’impegno è costante, siamo aperti 6 giorni su 7 e oltre a questo faccio delle raccolte fondi per iniziative benefiche”.
Leone Coppola rappresenta il gruppo di pizzaioli “Pizza Champs”, un team di campioni impegnati nell’organizzazione di feste ed eventi incentrati sulla pizza i cui i ricavi vengono poi devoluti a Onlus, e associazioni no profit presenti nella cittadina lombarda.  “Grazie ad una raccolta fondi” dice con orgoglio Leone “Per l’ospedale pediatrico Filippo Del Ponte di Varese, abbiamo dato un grande contribuito economico alla realizzazione della stanza della pizza: una sala di degenza per i più piccoli, colorata e decorata con I colori e le fantasie del piatto italiano più conosciuto al mondo! Per noi è stata una grande soddisfazione e ogni mese andiamo a fare visita ai bambini che sono ospiti in questa struttura”.
A Leone Coppola abbiamo infine chiesto un ultima battuta su che cosa rappresenta per lui il Campionato Mondiale della Pizza “E’ un’occasione di incontro, una festa, un’opportunità per crescere professionalmente e umanamente. Spero che tutti i pizzaioli impegnati per la prima volta in questa manifestazione affrontino con il mio stesso entusiasmo le tre giornate di Parma. Io ci sarò anche quest’anno e spero di poter aggiungere un nuovo premio alla mia bacheca!”.
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di Patrizio Carrer

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