I prodotti italiani più richiesti nel mondo

Che i prodotti agroalimentari italiani siano molto apprezzati all’estero è una realtà ormai ampiamente confermata e il valore economico che rappresentano non solo è molto alto essendo anche una delle principali voci attive dell’export italiano. E quali sono, in ordine d’importanza, i prodotti agroalimentari italiani più apprezzati e più richiesti nel mondo?

Il trio di testa

Innanzi tutto c’è il vino. In questo settore l’Italia ha superato la Francia sia in quantità venduta sia in fatturato, dando un forte contributo al consolidamento dell’economia agricola del nostro Paese in tutte le venti regioni. Segue la pasta, prodotto italiano per eccellenza, la cui qualità è molto superiore a quella prodotta all’estero. Va aggiunto che la cultura alimentare e produttiva italiana ha saputo valorizzare al meglio le forme, le cotture e i condimenti, ottenendo risultati di straordinaria eccellenza che il mondo ci invidia. Al terzo posto nella scala dei prodotti agroalimentari italiani più richiesti all’estero c’è il grana padano, una vera e propria bandiera del made in Italy, espressione, assieme al parmigiano-reggiano, di una storia che affonda le radici nel lontano Medioevo, una storia intessuta di intelligenza, dedizione, cultura, operosità che va fortemente sostenuta, anche perché molto amata dai milioni di italiani che vivono sparsi nel mondo.

L'olio extravergine d'oliva

Un altro prodotto italiano di altissima eccellenza è l’olio extravergine d’oliva. È vero che il primo produttore e il primo detentore di marchi oleari è la Spagna, ma abbiamo visto recentemente quante porcherie ci sono sotto certi nomi anche altisonanti. L’olio extravergine d’oliva italiano, in particolare il DOP, è quanto di meglio possano trovare i consumatori più esigenti e i ristoranti più attenti alla qualità e i frantoi italiani – quelli seri e fidabili sono numerosi in tutta la penisola – danno ai consumatori le massime garanzie qualitative. E all’estero lo sanno bene. Anche frutta e verdura italiane sono molto gradite all’estero e il motivo è sempre lo stesso: alta e altissima qualità, ampiamente riconosciute ovunque.

I prodotti dolciari

A questo trio di testa seguono i prodotti dolciari e qui una riflessione è obbligata. Molti nostri concittadini sono sempre pronti a criticare quanto facciamo e produciamo in Italia e a esaltare i prodotti esteri, e lo si può capire, essendo sempre vero il detto che “l’erba del vicino è sempre più verde”, come dire che i prodotti degli altri sono migliori dei nostri. Ma non è assolutamente così. Il cioccolato prodotto in Italia, per limitarci a un esempio, non ha dentro porcherie come avviene in diversi paesi esteri ed è giustamente considerato dagli esperti il migliore al mondo, sia per scelte di ottimi cacao, sia per seria lavorazione con aggiunta di materie prime di assoluta qualità come l’olio evo e assolutamente non il famigerato olio di palma. È poi risaputo che i pasticceri italiani primeggiano ogni volta che si presentano nelle competizioni internazionali, segno che accanto a materie prime di grande qualità ci sono tecniche operative serie e raffinate, con risultati che affascinano anche i turisti stranieri più esigenti. Non è poi per nulla il caso se il panettone e il pandoro, per citare i due più celebri dolci natalizi italiani, sono richiestissimi in tutto il mondo. Alla bravura di chi prepara e sceglie la materia prima si unisce l’alta professionalità dei pasticceri, sia quelli artigiani sia quelli che operano nelle grandi industrie dolciarie italiane.

I salumi

Un settore a volte non sempre attentamente considerato, ma molto apprezzato all’estero è quello dei salumi. In questo campo la tradizione italiana è antichissima, migliorata e affinata nel corso dei millenni, tanto che oggi la delicatezza e il profumo dei prosciutti italiani, a cominciare dal Parma, dal San Daniele e dal Berico-Euganeo non hanno uguali nel mondo, poi, sempre fra i prosciutti Dop, ci sono quelli di Carpegna, di Modena, il Toscano. Di grande bontà il Prosciutto di Sauris, quello di Norcia e l’Amatriciano. Poi c’è la straordinaria serie di salumi, pancette, ossocolli, mortadelle, salsicce, ecc. in una varietà e bontà che esalta le tradizioni locali di tutta Italia.
img-1.jpg

Il caffè

Un capitolo importante riguarda il caffè. L’Italia non è produttore di caffè, ma le aziende italiane sono le migliori al mondo per torrefare i chicchi e realizzare delle miscele capaci di affascinare quanti amano questa bevanda. Non è un caso che il caffè italiano, quello prodotto da decine di torrefattori italiani, è presente da tempo in tutti i continenti e nei migliori caffè, ristoranti ed alberghi del mondo.

La birra

Concludiamo quest’ampia rassegna con un prodotto “italiano” che sta conquistando sempre più amatori: la birra italiana. È pur vero che esistono le grandi multinazionali della birra, aziende enormi e potenti con filiali in tutto il mondo, ma è altrettanto vero che la vera birra italiana e, ultimamente, quella artigianale stanno conquistando il mondo anglosassone, dall’Inghilterra agli Stati Uniti d’America, ma non solo, espressione di un italian style che è diventato quasi una filosofia di vita, la ricerca di quel piacere alimentare che l’Italia sa produrre e regalare con bravura, serietà e generosità. Credo che l’antico proverbio, in questo settore, debba essere capovolto: l’erba di casa nostra è in assoluto la migliore e dobbiamo essere orgogliosi di questi straordinari primati italiani, frutto certo della terra, del sole e dell’aria, ma anche e soprattutto della sapienza delle generazioni, della serietà, bravura e capacità dei nostri produttori e di una storia che nell’agroalimentare, ma non solo, fa dell’Italia una grande protagonista di cose buone a livello internazionale.
birre.jpg
autore.jpg

di Giampiero Rorato

Frutta e Pizza napoletana: blasfemia o nuova tradizione?

Questo articolo potrebbe risolversi in una semplice risposta alla domanda provocazione...

Vincenzo Capuano: la nuvola di Napoli

“La pizza veste lo spazio di colori e profumi. E quando arriva in tavola si innamora...

Napulè è mille culture

“Napule è mille culure, Napule è mille paure”. Questa associazione di idee regalataci...

Campana 12

Tutto ha inizio quando, negli anni ’90, la famiglia Campana apre il primo punto...

Alfonsino & Rushers

Il filosofo Blaise Pascal diceva: “Per conquistare il futuro bisogna prima sognarlo”...