Cercasi/Offresi Pizzaioli: Istruzioni Per l'uso

Il mercato della pizza in Italia è in costante crescita: secondo un’indagine condotta dal Centro Studi Cna in collaborazione con Cna Agroalimentare è un superbusiness che raggiunge un fatturato annuo da 15 miliardi di euro. In termini di posti di lavoro, sempre secondo CNA, a sfornare quasi 8 milioni di pizze al giorno sono 100mila addetti, che raddoppiano nel fine settimana.
 
Ma come si reperiscono gli operatori specializzati nel settore pizzeria? Quali sono le difficoltà che incontrano i titolari di attività nella ricerca di un pizzaiolo? Come si può condurre una ricerca mirata e cercare di trovare la persona giusta da inserire nel proprio team?
 
Come si muovono invece i pizzaioli nella ricerca di un lavoro? Quali sono le linee guida da seguire per trovare l’opportunità giusta? E quali invece gli errori da non commettere?
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LA SELEZIONE

La ricerca del pizzaiolo avviene a tutt’oggi prevalentemente tramite passaparola, per lo più contattando altri professionisti o scuole per pizzaioli oppure tramite social. Il ristoratore si trova spesso in condizione di contingente necessità, trovandosi a far fronte ad un’emergenza: il pizzaiolo storico se ne va da un momento all’altro, il giovane aiuto-pizzaiolo dall’oggi al domani decide di accettare altre opportunità, lasciando il proprietario in un momento clou della stagione a dover trovare in corsa un sostituto.
Cosa fare per cercare di evitare che tutto ciò possa accadere di nuovo? Qualche piccolo consiglio per il ristoratore che si trova a dover selezionare una nuova risorsa:
 
  • Controllate le esperienze di lavoro: fate domande, verificate dove ha lavorato, chiedete il perché di eventuali cambi (soprattutto per chi ha cambiato con frequenza posti di lavoro). 
  • Referenze: Se qualcosa dovesse “stonare” relativamente alle esperienze pregresse, un controllo delle referenze potrebbe risultare utile: una telefonata all’ex datore di lavoro o ex collega potrebbe fugare eventuali dubbi. Se il pizzaiolo ha frequentato dei corsi, può risultare efficace contattare la scuola di formazione e parlare con il docente: potrebbero emergere informazioni utili sia per quel che concerne le competenze tecniche (il saper fare), sia per quel che riguarda il modo di porsi con gli altri, che si traduce in capacità di lavorare in un team.
  • Chiarezza: Essere chiari su quel che richiedete in termini di competenze tecniche e cosa prevede il ruolo: verificate bene e, se necessario, passate ad una “prova pratica” (test di stesura o cottura) immediata: in questo modo potreste “testare” la capacità del candidato di reagire a situazioni in condizioni di stress.
Quali sono invece le raccomandazioni che ci sentiamo di fornire a chi è alla ricerca di un impiego? Cinque suggerimenti utili per centrare l’obiettivo:
 
  1. Professionalità: un curriculum vitae ben preparato è il primo biglietto da visita per dimostrarsi a passo con i tempi. Nel curriculum suggeriamo di Indicare date reali delle esperienze passate, anche se non pertinenti alla ricerca per cui ci si candida, ed essere pronti a motivare le proprie scelte in fase di colloquio di lavoro. Eventuali corsi di specializzazione e la conoscenza di lingue straniere può costituire un plus in fase di scelta. Per i professionisti che cercano lavoro all’estero la conoscenza di almeno una lingua straniera è requisito assolutamente fondamentale 
  2. Reputazione digitale. Fate attenzione alle immagini e ai commenti sui profili social! Facebook può aiutare a trovare lavoro ma può anche essere controproducente! Uno spirito polemico e critico nei confronti di tutto e tutti potrebbe danneggiarvi: il potenziale datore di lavoro potrebbe dare una sbirciatina a quel che dite e fate (se il vostro profilo è pubblico). Valorizzate piuttosto con foto e video le vostre migliori realizzazioni, mettete in evidenza le vostre passioni senza esagerare e strafare! Quindi autostima, ma è sconsigliato sopravvalutarsi.
  3. Spontaneità e Sincerità. Sembra la regola più scontata e sottovalutata per fare un buon colloquio, eppure paga sempre. Sii te stesso e affronta il colloquio con personalità e ti aiuterà sicuramente a distinguerti da tutti gli altri candidati.
    Sii sincero: le competenze da te descritte e le esperienze maturate verranno verificate quando sarai messo alla prova, quindi meglio indicare quel che realmente si sa fare al meglio.
  4. Chiedi, chiedi, chiedi!
    Hai dubbi o qualcosa non ti è chiaro? Non esitare, fai domande! Porre domande o chiedere spiegazioni non solo ti aiuta a capire meglio cosa si aspettano da te, ma è anche sinonimo di curiosità e intelligenza. Cosa NON chiedere subito? Lo stipendio, le ferie: lascia che sia il potenziale datore di lavoro a parlarne!
  5. Anche il look ha la sua importanza
    Un aspetto pulito, curato ed ordinato colpisce positivamente chi ci intervista.
Infine, un’ultima raccomandazione per i pizzaioli: studiate, leggete, specializzatevi, formatevi adeguatamente. E’ un investimento che ripaga sempre e consente di trovare le opportunità migliori sul mercato. Per i datori di lavoro: investite nella formazione dei vostri dipendenti. Avrete persone più felici e soddisfatte, che nei momenti di difficoltà saranno in grado di sopportare qualche sacrificio.
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di Cristina Mandolin

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