30 Anni di Storia

La nostra rivista “Pizza e Pasta italiana”, celebra in questo 2019 trent’anni di vita; un traguardo importante e addirittura storico. Quando nel 1989 siamo usciti con le prime timide copie di poche pagine, “Pizza e Pasta italiana” è stata come un vento nuovo che ha dato una forte scossa a tutto il mondo della pizza, diffondendo idee nuove, valorizzando strutture e strumenti, sollecitando studi e approfondimenti storici, scientifici e tecnici, grazie all’apporto di seri professionisti, di ottimi studiosi e ricercatori, di grandi innamorati della pizza.
Pizza e Pasta italiana è stata, di fatto, la prima rivista di settore a larghissima diffusione e, da allora, è sempre puntualmente uscita, mese dopo mese, undici numeri ogni anno e questo da ben trent’anni. Ha subito suscitato curiosità, interesse, anche gelosie e ci sono stati tentativi di emulazione e chi scrive, che ha fondato e ancora dirige questa rivista, guardava con interesse e non nascosta simpatia alle varie iniziative editoriali, nella convinzione che risultassero utili a far crescere qualitativamente i pizzaioli, la pizza e le pizzerie, come di fatto è avvenuto, anche se quasi tutte le altre iniziative editoriali hanno avuto vita breve. Sulle radici di Pizza e Pasta italiana sono nate via via molte iniziative che hanno contribuito a fare della pizza un cibo che ha conquistato anche l’alta ristorazione. Innanzi tutto merita una forte sottolineatura la Scuola Italiana Pizzaioli, oggi presente con le sue sedi in tutta Italia e in molti Paesi esteri. Questa Scuola ha preparato migliaia di giovani entrati poi nel mondo del lavoro con una seria cultura di base, ricchi di entusiasmo, con giuste conoscenze per diventare, dopo la necessaria esperienza accanto a pizzaioli professionisti, loro stessi dei professionisti, attivi oggi in tutto il mondo, dall’Europa alle Americhe, dalla Cina, all’Australia, gratificati da meritati soddisfazioni economiche.
Evento straordinario, ormai conosciuto da tutti i pizzaioli, è il Campionato Mondiale della Pizza, giunto quest’anno alla 28^ edizione, cui parteciperanno, dal 9 all’11 aprile al Palacassa di Parma, pizzaioli di oltre 40 nazioni. Da quando ci siamo trovati nel 1991 a Mendola (Forlì-Cesena) per la prima edizione, a quest’anno, che celebriamo il Campionato Mondiale a Parma – dopo essere passati per Castrocaro Terme, Viareggio e Salsomaggiore – la crescita del mondo della pizza è stata davvero esplosiva. L’evento mondiale, che ha visto quasi subito la partecipazione di diverse centinaia di pizzaioli, ha offerto e offre non solo la possibilità a numerosi pizzaioli di emergere e acquistare prestigio, con i conseguenti vantaggi economici, ma ha rappresentato e rappresenta la più importante occasione di confronto internazionale di pizzaioli, un confronto tecnico e operativo, sulle farine, le farce, i forni, le attrezzature, il servizio e il modus operandi. Il Campionato Mondiale della Pizza è riconosciuto come il più importante evento a livello mondiale riguardante il mondo della pizza, coinvolgendo pizzaioli, operatori economici, media, prodotti e in particolare farine, farce, forni e attrezzature varie. Ed è grazie anche al Campionato Mondiale, organizzato da Pizza New con questa rivista, che le pizzerie e la pizza hanno conosciuto in questi ultimi decenni uno straordinario sviluppo in Italia e nel mondo. Altro evento, figlio di Pizza e Pasta italiana, che ha suscitato da subito l’interesse sia dei pizzaioli come delle industrie di settore, è il Giropizza, manifestazione che coinvolge non solo l’Italia, prevedendo ogni anno diverse tappe in Europa e in altri continenti, in concomitanza con le più importanti fiere alimentari internazionali, da Parigi, ad Amburgo, a Las Vegas a Shangai. E queste presenze sono di grande importanza, poiché aiutano a far conoscere nel mondo il made in Italy, non solo la pizza nelle diverse forme che la tradizione italiana ha elaborato nel corso del tempo - napoletana, romana, veneta, ecc. – ma anche numerosi prodotti alimentari, come le farine, le conserve di pomodoro e altri in barattolo, in busta, in bottiglia, in lattina – asparagi, funghi, burro, olio extravergine d’oliva italiano, mozzarella, fior di latte, prosciutti crudi e cotti, ortaggi e ancora forni e attrezzature di settore. Il Giropizza è una delle impegnative manifestazioni nata e sostenute da questa rivista e siamo orgogliosi di contribuire in modo concreto a far conoscere all’estero tanti importanti aspetti del nostro stupendo made in Italy.
La redazione di Pizza e Pasta italiana, impegnata da trent’anni a trasmettere, attraverso gli articoli che vengono pubblicati, conoscenze e saperi, continuando ed estendendo anche il lavoro della Scuola Italiana Pizzaioli, informando sulle novità, sulle esigenze dei consumatori, sui prodotti agroalimentari, i forni e le attrezzature che interessano i pizzaioli, sviluppa dal 1989 il proprio impegno culturale con serietà e competenza e desidero qui ringraziare i giornalisti, gli esperti, i collaboratori che hanno collaborato e collaborano con intelligente generosità, contribuendo fin dall’inizio – trent’anni fa – a formare schiere di pizzaioli sempre più competenti e professionali, al servizio dei consumatori sia italiani che esteri, poiché questa rivista, presente anche in internet, è letta con interesse in ogni parte del mondo, non solo dai pizzaioli ma da quanti amano e si interessano di prodotti alimentari, di alimentazione, di ristorazione. Concludo assicurando l’impegno della proprietà editoriale, dei collaboratori e mio personale perché la voce di Pizza e Pasta Italiana sia sempre più autorevole, al servizio del vasto mondo della pizza, dei consumatori e del made in Italy, poiché tutti noi amiamo l’Italia, i prodotti italiani, la tradizione italiana e la ristorazione italiana, della quale la pizza è e resta un elemento qualificante, il piatto in assoluto più richiesto e consumato in Italia e nel mondo.
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di Giampiero Rorato

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