PIZZA E PASTA ITALIANA

Since 1989

PIZZA E PASTA ITALIANA

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Mensile di Pizza, Pasta, Enogastronomia e Cultura

Pizza e Pasta italiana

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Editoriale del Mese

Dicono che c'è un tempo per seminare / e uno che hai voglia ad aspettare […] / C'è un tempo negato e uno segreto / un tempo distante che è roba degli altri […] / C'è un tempo perfetto per fare silenzio, / guardare il passaggio del sole d'estate / e saper raccontare ai nostri bambini quando / è l'ora muta delle fate […] / Un attimo fotografato, dipinto, segnato / e quello dopo perduto via / senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata / la sua fotografia.
 
Ogni bravo cuoco, ogni bravo pizzaiolo (ma – allargando il giro – potremmo dire: ogni persona) sa che c’è un tempo per ogni cosa e che il tempo dell’attesa è forse tra quelli più carichi di tensione e di emozione. È stato così il tempo del Campionato mondiale della Pizza di Parma: atteso e vissuto, segreto e manifesto, muto e chiassoso insieme. Perché il piacere dell’incontro si è mescolato, come di consueto, all’adrenalina della competizione. E, come ogni “alchimista” sa, il risultato finale non è affatto scontato.

In questo numero di Pizza e Pasta vogliamo ripercorrere, allora, i momenti più importanti del XXXI Campionato mondiale della Pizza: le vincitrici e i vincitori, le speranze, le paure, le delusioni, lo sguardo sul futuro con il Manifesto della Pizzeria relazionale. E, poi, vogliamo continuare a “mescolare emozioni”, parlando proprio di mixology e di nuove frontiere dell’abbinamento cibo/vino, sperando di incontrare la vostra approvazione.

Voglio concludere queste poche righe, però, ritornando sulla questione del “tempo”. Credo infatti ce ne sia uno che dovremmo imparare a conservare e a non lasciarci sfuggire: è il tempo della memoria che, insieme a quello dell’ascolto, è invece un tempo che stiamo perdendo, in quanto troppo concentrati su noi stessi, sui nostri bisogni, sui nostri desideri, per i quali non esitiamo a calpestare la dignità altrui. Auguriamoci, allora, che il nostro tempo splenda come quel “tempo sognato / che bisognava sognare”, di cui ci parla Ivano Fossati in una delle sue più belle poesie in musica.
 
Buona pizza e buona pasta a tutt*,
nio
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di Antonio Puzzi

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